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Presentazione

Leopoldo Pilla, geologo e scienziato di fama internazionale, è nato a Venafro il 20 ottobre 1805 ed è morto durante la battaglia di Curtatone e Montanara il 29 maggio 1848 durante la prima guerra di indipendenza combattuta in Italia: presso il ponte dell’Osone nei pressi di Curtatone Leopoldo Pilla fu falciato dalla mitraglia austriaca e si consegnò alla Storia come eroe del Risorgimento Italiano.

Era nato da Nicola Pilla, medico, e Anna Macchia; fu proprio il padre a curare nei primi anni la sua formazione.

A 14 anni si trasferì a Napoli per proseguire i suoi studi. Qui iniziò a frequentare la scuola privata di Basilio Puoti e a studiare la fisica, la chimica e la mineralogia. Si laureò in medicina nel 1825 e nel 1827 ottenne un posto presso l’ospedale militare di Napoli.

Nel frattempo andava approfondendo i suoi studi di geologia e minerolagia; pubblicò testi fondamentali e innovativi soprattutto sull’attività vulcanica, tanto da diventare uno dei massimi esperti internazionali.

Nel 1841 ebbe la nomina di professore incaricato di mineralogia e geologia presso l’università di Napoli, senza compenso e senza prospettive di carriera in quanto osteggiato in campo accademico per le sue idee ritenute troppo liberali.

Nel 1842 fu chiamato dal Granduca di Toscana Leopoldo II come professore alla cattedra di mineralogia presso l’Università di Pisa; qui iniziò la sua collaborazione di corrispondente in lingua francese dei più quotati giornali scientifici dell’epoca come autorevole divulgatore di una scienza che andava allora affermandosi in tutta Europa. Si trovava a Pisa allo scoppio della prima guerra di indipendenza, nata sotto gli auspici delle rivoluzioni europee del 1848. Gli studenti pisani furono tra quelli che si arruolarono per primi in nome di una Italia unita e indipendente. Leopoldo Pilla partecipò alla testa dei suoi allievi come Capitano dei Volontari Universitari Toscani. Si era avvicinato agli ideali risorgimentali durante il periodo napoletano; le nuove istanze politiche di riforme democratiche lo appassionarono da subito in quanto uomo della provincia del sud strettamente ancorata ad un arretrato sistema politico e sociale di tipo feudale. In uno dei suoi scritti così diceva: “Uno stato non deve essere una piramide di piccoli despoti sulla cui cima siede il sovrano…”.

 

A Venafro, sulla facciata del palazzo Vitale in cui è nato Leopoldo Pilla, fu collocata una lapide in occasione del centenario della nascita.

E’ intitolato a Leopoldo Pilla lo storico circolo culturale, la Biblioteca Comunale, una strada e il nostro Istituto Comprensivo: infatti il 25 febbraio 1959 alla scuola media di Venafro viene assegnato il nome di scuola media “Leopoldo Pilla”.

A memoria imperitura i Venafrani hanno collocato una lapide nella sala consiliare del municipio cittadino che recita l’encomio di Francesco Domenico Guerrazzi: “A Leopoldo Pilla italiano di Venafro, quando altro ei non poté mantenne eccelsa alla patria la gloria della scienza ponendo in lei tutto il suo ingegno; quando venne il tempo di rivendicare alla patria la gloria della libertà, combattendo per lei diede tutto il suo sangue”.

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